Qual è la prima cosa che vi viene in mente se vi dico Romania? A me sicuramente la Transilvania e il misterioso conte Dracula di Bram Stoker! Da tempo covavo il desiderio di visitare questa terra, vittima di molti pregiudizi. Curiosa di capire cosa la rendesse tanto additata ho deciso di partire dalla sua capitale Bucarest.

Trasporti – come muoversi
Abbiamo scelto di visitare un pezzetto di Romania spinti da offerte sui voli più che favorevoli, soli 25 euro per andata e ritorno Pisa/Bucarest.
Una volta lì gli spostamenti sono stati prevalentemente a piedi e con mezzi pubblici, che hanno prezzi piuttosto contenuti. Per quanto riguarda il pullman vi sarà consegnata una tesserina ricaricabile per effettuare le vostre corse senza dover avere troppi biglietti per le tasche.
Se preferite dei mezzi privati Uber e Taxi sono soluzioni piuttosto abbordabili, non abbiate paura di utilizzarli.
Ovviamente, essendo un paese europeo, per viaggiare vi basterà la carta d’identità e nient’altro.
Periodo di viaggio
Siamo partiti per un weekend di fine gennaio aspettandoci temperature rigidissime, al contrario in città sono stati sfiorati i 18 gradi che ci hanno regalato un viaggio davvero piacevole. Non ci sono serviti maglie e i pantaloni termici che ci eravamo portati. Solamente a Brasov e Bran, in zona di montagna, abbiamo trovato un po’ più di freddo e neve per la strada, ma niente di insopportabile.
A Bucarest non dimenticate di mandare avanti di un’ora il vostro orologio.
Moneta e lingua
La Romania è un Paese economico sotto tutti i punti di vista, la moneta utilizzata è il Leu ed ogni euro ne vale 4. Con bancomat presenti ovunque non avrete problemi a ritirare, ma utilizzate la loro moneta: l’euro è raramente accettato in Romania.
Non essendo un paese ancora volto al turismo, non tutti i rumeni parlano inglese e per questo diventa complicato capirsi reciprocamente, abbiate pazienza!
Cosa si mangia?
La cucina rumena è un po’ più calorica della nostra. Principalmente si mangiano carne e verdure, ma anche molti squisitissimi formaggi. Tra le cose che ci sono rimasti più impresse sicuramente ci sono lo stinco, i mici, il formaggio branza, le varie placinte (in particolare quella dolce alle mele) e i papanash (dolcetti tipici), tutto decisamente gustoso.
LE NOSTRE TAPPE
GIORNO 1
Dopo essere atterrati a Otpeni in mattinata decidiamo di recarci subito alle Terme di Bucarest, molto vicine all’Aeroporto. Ecco che troviamo le prime difficoltà di comunicazione: anche in aeroporto è difficile trovare qualcuno che parli inglese. Dopo vari cambi di autobus (i biglietti potrete farli direttamente in aeroporto) riusciamo ad arrivare alle terme.
Sono veramente belle e moderne, si compongono di tre aree: una dedicata agli scivoli d’acqua, terme esterne e pool bar, una seconda zona relax e una terza zona dedicata ai trattamenti come spa e fanghi.
Ci vengono assegnati degli armadietti e c’è anche la possibilità di poter affittare gli asciugamani.
Dopo una giornata di coccole prendiamo un pullman che in modo gratuito e ad orari prestabiliti collega direttamente le terme con il centro della città. Raggiungiamo il nostro appartamento nel centro storico di Lipscani e facciamo un giro nei dintorni, musica nei pub e diversi locali a luci rosse animano le serate.

GIORNO 2
La mattina inizia presto per noi, la nostra giornata sarà dedicata al centro di Bucarest, partendo dall’imponente Parlamento.
Dopo una colazione in un bar-panetteria tipico esploriamo la città vecchia e i suoi monasteri ortodossi dove l’arte bizantina è protagonista tra cui la Chiesa Stavropoleos, la Basilica di Santo Antonio e la Basilica di Santo Demetrio.

Dopo un buonissimo pranzo in centro, proseguiamo la nostra passeggiata ammirando il Palazzo CEC, il museo nazionale e il palazzo di giustizia, arrivando fino al passaggio Macca Villacrosse, una via in pieno stile barocco. Ci spostiamo poi verso il monumento della Lupa Capitolina fino al Hanul lui Man per tornare a casa.
GIORNO 3
Non potevamo venire in Romania senza avere almeno un assaggio di Transilvania.
Con un biglietto del treno prenotato il giorno precedente ci avventuriamo per una traversata di circa 2 ore e mezza alla volta della cittadina di Brasov.
Purtroppo, scopriamo che la domenica i transfer per Bran sono assenti ma approfittiamo di un’ottima offerta da parte di un tassista che si propone di accompagnarci e riaccompagnarci indietro.
L’oscuro castello di Bran si affaccia su un lago ghiacciato e contrasta con la cittadina che invece è molto colorata. Il castello di Dracula è maestoso e gli interni richiamano il personaggio di Vlad l’impalatore, raccontandone storie e leggende. Sotto il castello ci accoglie una distesa di mercatini vari dove ci perdiamo a fare qualche piccolo acquisto.
Tornati dalla visita a Bran, ci fermiamo a Brasov, passeggiando tra il palazzo della Prefettura, la Chiesa Nera e la Torre del Trombettiere affacciata sulla piazza principale.
Una volta tornati a Bucarest visitiamo la meravigliosa libreria Caruturestie e ci spostiamo poi al più antico ristorante della città Caru cu Bere per la cena. La nostra avventura si conclude al pittoresco cafè Van Gogh. La mattina seguente, dopo un’ultima placinta cu mere, ritorniamo in Italia.
Se c’è una cosa che di questo viaggio mi ha più colpita questa è definitivamente la Transilvania.
La zona immersa nel verde infatti ha un che di magico e misterioso. I paesini sembrano quasi disegnati, i castelli riportano alla mente quelli narrati nelle fiabe.
Fantastica meta per un fine settimana di pura spensieratezza.