Veronica
Scrivere di questi giorni di viaggio non è semplice come avevo creduto una volta sbarcata dall’aereo. Proprio per questo, forse, prima di parlarvi di mete e organizzazione, di cose da vedere e consigli pre partenza, mi va di scrivervi qualcosa di molto più personale, perché questo è stato un viaggio veramente strano e inaspettato. WizzAir, in collaborazione con l’Ente del Turismo dell’Arabia Saudita, ci ha regalato un vero e proprio viaggio verso l’ignoto e un mix di emozioni incredibili che raramente ho provato in vita mia.
Pronti a partire?
Il nostro viaggio ignoto inizia a Venezia, aeroporto Marco Polo, in fila al check-in tentando di scoprire la meta finale del nostro viaggio. Io in piedi da circa 48 ore, avrò chiuso occhio per al massimo due ore.
Gli schermi mostrano solo una scritta, “UNKNOWN” e la fantasia inizia a lavorare per poter capire quale meta possa corrispondere agli indizi che ci sono stati forniti.
Nuova rotta, tra 25 e 16 gradi, notevole escursione termica, portatevi un costume e il passaporto: Medio Oriente, ci sembra lampante. Giordania? Egitto? Israele? Arabia Saudita?
C’è chi azzarda persino le città precise dove potremmo atterrare. Jeddah, Sharm el-Sheik, Amman, Tel Aviv. Chi ci avrà preso?
La fila al check-in continua, tra interviste e toto destinazioni. In mezzo alla confusione del momento riesco a trovare facce conosciute, tra blogger che seguo da una vita e creators con cui ho parlato qualche volta su Instagram. Saluto tutti e mi rimetto in attesa. Una volta presi i biglietti e superati i controlli, scopriamo che Wizz ci ha organizzato una colazione incredibile ed è proprio lì che inizio a confrontarmi finalmente con qualcuno. C’è gente da tutta Italia, da nord a sud, molti fanno il mio stesso lavoro, altri sono fotografi, giornalisti, tiktoker chiamati per pubblicizzare la linea, altri sono vincitori del concorso fotografico messo in palio dalla compagnia. Tutti abbiamo almeno una cosa in comune: stiamo partendo senza sapere dove.
Ho affrontato blog tour sempre in gruppi piccoli, dove stare insieme diventa praticamente immediato. Stavolta invece siamo io, mia sorella e più di un centinaio di persone sconosciute: la cosa si fa interessante.
Viaggio verso l’ignoto: ecco dove siamo finiti!
Il volo che ci aspetta è qualcosa di folle. Balli, canti, risate, persone che fanno continuamente avanti e indietro nel corridoio dell’aereo e conversazioni emozionate che profumano di aspettative. Il comandante è una sagoma e sin dall’inizio del viaggio ci depista con informazioni del tutto casuali… oppure no?
“A nome del comandante e di tutto l’equipaggio, vi diamo il benvenuto a Riyadh”!
Atterriamo in Arabia Saudita dopo più di 5 ore. Da quando l’ingresso per turismo è stato annunciato nel 2019 ho iniziato a fantasticare il mio viaggio per l’Arabia Saudita, sono felice che sia la nostra meta.
Una volta scesi e completati tutti i controlli ci attende Lara, rappresentante dell’ente del turismo saudita in Italia. Le sorrido.
“L’Arabia è un paese splendido. Mi auguro possiate innamorarvene come me ne sono innamorata io”, dice. E io, sotto sotto, già lo spero.
Ci dividono in gruppi, ognuno con il suo bus e le sue guide, il nostro è il bianco. Mi guardo intorno e mi rendo conto di non conoscere praticamente nessuno. Meglio così: fare conoscenza con nuove persone mi è sempre piaciuto.
Ci fermiamo per cena in un posto spettacolare, Diriyah: mai mangiato all’interno di un patrimonio UNESCO? L’atmosfera è meravigliosa, quasi da film, il cibo è delizioso e la compagnia ottima. La serata passa in un attimo, siamo tutti in trepidazione e desideriamo soltanto scoprire le bellezze di questo posto ai più sconosciuto.
Le giornate successive proseguono nel migliore dei modi. Ci ritroviamo da subito insieme ai ragazzi con cui abbiamo condiviso la cena, parlando di viaggi e del nostro lavoro, un toccasana per me. Poter condividere questo tipo di emozioni con chi ama viaggiare e raccontare storie è davvero un privilegio, lo scambio di idee e di sensazioni è impagabile e quelli che prima erano sconosciuti, in poco tempo diventano compagni di avventura.
Il nostro viaggio verso l’ignoto prosegue alla volta di souq, deserti, antichi edifici e quartieri all’avanguardia: l’Arabia è una continua sorpresa, ma ciò che la rende così affascinante è proprio la sua gente.
Sia le guide che ci hanno accompagnato durante l’esperienza che le persone che incontriamo in giro, si rivelano disponibili e accoglienti e cercano in ogni modo di aiutarci.
La voglia di aprirsi al Mondo e di scoprire le cose che abbiamo in comune gli si leggono negli occhi, mentre ci offrono l’ennesimo caffè al cardamomo. Cosa c’è di più bello?
Il tempo sembra volare in modo inaspettato, tra una risata e un dattero. Viaggiando conosco spesso persone e, per come sono fatta, mi metto a parlare anche con i muri, ma stavolta è diverso. Sento tutto più amplificato.
Mi stupisco ancora se penso al mio arrivo in aeroporto, senza alcuna aspettativa. Torno con un bagaglio emotivo decisamente pieno, nostalgia immediata di paesaggi e momenti, ma soprattutto di persone che sono riuscite a conquistarsi un posto speciale nel mio cuore in appena 5 giorni.
È bastato poco per creare quell’alchimia splendida, l’intesa e la voglia di condividere che spesso si ha solo con i più cari amici. Destino? Casualità? Qualsiasi cosa sia, ne sono felice.
“È il viaggio, non la meta, ciò che conta”, scriveva T.S.Eliot. Ora capisco perfettamente cosa intendesse.
