Dopo aver organizzato tutti i documenti necessari per la partenza abbiamo organizzato un itinerario che ci permettesse di scoprire la Giordania il più possibile. Eravamo affasciati da Petra e dal Deserto, ma volevamo scoprire la Giordania anche da altri punti di vista meno conosciuti. Spulciando tra guide e siti vari siamo arrivati a stilare un itinerario piuttosto flessibile che ci permettesse di stravolgerlo abbastanza facilmente in caso di problemi o imprevisti.

1. Arrivo in Giordania
Appena atterrati ad Amman la sera verso le 19.30, ci siamo dedicati alla parte “burocratica” prima di intraprendere il viaggio. Abbiamo fatto il visto e ritirato la nostra auto a noleggio in pochi minuti, direttamente in aeroporto tramite l’azienda Europcar. Dopodiché ci siamo mossi in direzione Madaba dove avremmo trascorso le prime due notti.
2. Monte Nebo – Betania sul Giordano – Mar Morto

La nostra prima giornata inizia con la visita a Monte Nebo, luogo spirituale, legato alla tradizione cristiana, dove si crede che Dio abbia mostrato a Mosè la Terra Promessa. L’ingresso non è compreso nel Jordan Pass e costa circa 3 dinari. E’ un sito molto bello, con una vista incredibile sul Mar Morto e tutte le terre circostanti .

La seconda tappa di giornata è Betania sul Giordano, che avevamo aggiunto al nostro Jordan Pass al momento dell’acquisto. Betania è il luogo in cui Giovanni Battista avrebbe battezzato Gesù e, credenti o meno, rimarrete assolutamente colpiti dalla devozione di alcuni visitatori che si immergono tra le acque di questo fiume sacro.
Il fiume Giordano inoltre segna la linea di confine tra Giordania e Israele ed è per questo controllata militarmente.

La nostra ultima tappa della giornata è il Mar Morto che decidiamo di visitare in modo totalmente selvaggio. Ci rechiamo ad una spiaggia libera e contrattiamo per fare una doccia al nostro ritorno. Il Mar Morto è un’esperienza pazzesca, il corpo immerso nell’acqua sempre essere spinto istantaneamente verso l’alto e rendendo impossibile nuotare normalmente.
Concludiamo la nostra serata a Madaba visitando il movimentatissimo centro e passando per la meravigliosa biblioteca “Kawon“, un luogo dove poter sfogliare bei libri e bere un’ottima tazza di tè.
3. Madaba – Terme – Dana
Iniziamo la giornata visitando i diversi parchi archeologici di Madaba, la bellezza dei mosaici e la storia che hanno dietro è strabiliante. Da non perdere è sicuramente la chiesa di San Giorgio dove si trova la mappa mosaico che permetteva ai pellegrini di orientarsi in Terra Santa.

Il nostro viaggio prosegue verso le Terme di Ma’In.
Attenzione! Se decidete di visitare questa parte delle terme in cerca di bellezza e relax rivolgetevi alla zona alberghiera. Noi abbiamo visitato la parte “local” delle terme, dove secondo la cultura musulmana donne e uomini devono stare separati in zone diverse e dove il bagno viene fatto completamente vestiti.
Le sorgenti più belle, quelle che fuoriescono calde direttamente dalla montagna, sono state acquistate interamente dall’albergo e quelle pubbliche sono rimaste solo due piccole piscine artificiali che hanno ben poco da offrire.
Sempre seguendo questa strada vi imbatterete nel Wadi Mujib che però chiude il 31 ottobre a causa del rischio piogge. Tenete conto che ci vogliono almeno 18 anni compiuti per poter prendere parte a uno dei trail disponibili.

Dopo un ultimo bagno nel Mar Morto ci siamo poi diretti alla Riserva di Dana percorrendo l’incredibile King’s Road, godendoci dei paesaggi mozzafiato!
Abbiamo mangiato un ottimo e abbondante pasto al Rainbow Restaurant e ci siamo fermati in Gusthouse per la notte.
4. Little Petra – Petra

La nostra sveglia suona prestissimo, direzione Little Petra!
Vi consiglio di visitare Little Petra prima di recarvi a Petra, in modo da poterla apprezzare come merita senza troppi paragoni. La Piccola Petra, chiamata anche Siq al-Barid (canyon freddo), è un piccolo insediamento nabateo di arenaria bianca che potrete visitare in modo gratuito in un paio d’ore.
Qui abbiamo conosciuto un beduino che ci ha invitati a cena la sera stessa per poterci raccontare i loro usi e tradizioni, curioso di conoscere viaggiatori europei.
In mattinata siamo diretti verso una delle meraviglie del mondo moderno, il sito archeologico più famoso di tutta la Giordania, lei: Petra.
Otteniamo i nostri biglietti esibendo il Jordan Pass e ci rechiamo all’ingresso. Dieci minuti di camminata sotto il sole precedono l’entrata al canyon principale e molti proveranno di offrirvi passaggi a cavallo (compresi nel biglietto d’entrata), a voi la scelta. Noi abbiamo passeggiato godendoci le prime costruzioni nabatee già fuori dal sito.

Una volta arrivati al Siq dovrete camminare per almeno altri 20 minuti prima di raggiungere il Tesoro, ma quando lo intravedrete tra una roccia e l’altra vi assicuro che vi sembrerà di sognare. Imponente, maestoso, da lasciare senza fiato, il Tesoro è veramente qualcosa di indescrivibile. Ma non fermatevi lì! Inoltratevi nel sito di Petra ed esploratene i dintorni tra antiche chiese, teatri e sepolcri di re e regine.
Dopo aver camminato a lungo, esserci fermati per provare il famoso trucco beduino, il kajal, e aver pranzato in uno dei buffet presenti ripercorriamo tutto il sito al contrario: eh si, non c’è altra soluzione!
Concludiamo la serata ospiti dal nostro nuovo amico beduino, mangiando il Mansaf, un piatto tipico e veramente buonissimo, da consumare rigorosamente senza posate.
5. Petra – Deserto
Il secondo ingresso a Petra lo dedichiamo all’esplorazione del Monastero, entrando però da un percorso secondario che ci evita di attraversare tutto il sito. Una volta arrivati dentro Petra ci troviamo difronte a circa 800 scalini, tosti e ripidi, ma non ci perdiamo d’animo! Arriviamo pian piano alla vetta regalandoci scorci e panorami incredibili su tutto il sito. Arrivati in cima al Monastero, completamente distrutti, ci godiamo la meraviglia. Il Monastero, un’antica tomba nabatea, è grande il doppio del Tesoro, maestoso e molto meno trafficato. Non fate assolutamente l’errore di ometterlo dal vostro viaggio!
Una volta arrivati potrete godervi i numerosi view point o concedervi una pausa tè nei negozietti presenti.

Il nostro pomeriggio prosegue in direzione Wadi Rum, con accesso compreso nel Jordan Pass. Dopo aver passato i controlli del Visitor Center veniamo accompagnati sul retro di una jeep fino al nostro camp. Arrivati la sensazione è fantastica, solo sabbia intorno a noi e il sole che pian piano sta tramontando. Beviamo un sacco di tè accompagnati dalla musica beduina. Ceniamo con del tradizionale cibo cotto sotto la sabbia a base di pollo, riso e verdure e ammiriamo estasiati le stelle, raccontandoci storie intorno al fuoco. Indescrivibile.

6. Deserto del Wadi Rum

Ci svegliamo prima del sorgere del sole perché l’esperienza di oggi non vogliamo davvero lasciarla scappare. Camminiamo per una mezz’ora prima di arrivare in cima ad un’enorme duna, appena in tempo: il sole sta sorgendo.
Se capitate nel deserto mettete in lista l’alba, perché è qualcosa di veramente unico.
Ritornati al campo facciamo un abbondante colazione e partiamo per la nostra gita in Jeep.
Ci aspettano numerose tappe tra cui l’abbeveratoio per cammelli, delle selvagge dune di sabbia, un canyon con iscrizioni neolitiche che sembrano portarci indietro nel tempo, scaliamo un ponte di roccia ed esploriamo una vecchia abitazione di Lawrence d’Arabia. Pranziamo in mezzo al deserto cucinando con qualche legnetto e un fuoco fai da te. Il nostro tour prosegue tra un altro canyon, un po’ di sandboarding ed un altro ponte di roccia da brivido fino al tramonto. Sorseggiando il tè mentre il sole scende, diamo l’addio al magnifico deserto.
7. Aqaba

Il nostro viaggio prosegue ad Aqaba, meta turistica in Giordania per la possibilità di fare snorkeling. Visitiamo una fortezza e passeggiamo lungo la spiaggia pubblica, scattandoci foto con sconosciuti incuriositi.
Il Suq purtroppo è chiuso e ci ritroviamo troviamo davanti ad una scena surreale: un’innumerevole folla di fedeli in preghiera in mezzo alla strada. Dopo la funzione visitiamo moschea , le donne devono coprire testa e braccia e ovviamente entrare senza scarpe.
Finiamo la giornata alla south beach di Aqaba dove possiamo vedere i confini di Arabia, Israele ed Egitto.
8. Kerak – Shobak
Aqaba non ci ha colpiti particolarmente, quindi decidiamo di tornare verso Amman, dove avremo il volo di ritorno e lo facciamo a step per evitare troppe ore di guida.

Passiamo dal castello di Shobak dove veniamo ospitati con un delizioso tè e conosciamo una comunità che sembra abitare proprio tra le mura del castello. Successivamente facciamo tappa a Kerak, dove sorge un’antica fortezza crociata e ci concediamo il più economico tra i pranzi del viaggio: hummus, falafel, verdure e bibite per meno di un euro a testa.
Finalmente arriviamo ad Amman dove trascorriamo la serata passeggiando per il Suq e cenando nel migliore ristorante della città, Hashem: segnatevi questo nome perché è davvero una delizia.
9. Jerash – Al Salt

Da Amman Jerash si raggiunge in una mezz’ora e non avete scuse per non andarci! Jerash è una delle colonie greco-romane che meglio si è conservata al mondo. Crollata in seguito a terribili terremoti oggi è meta di turisti e appassionati di storia che passeggiano tra anfiteatri, templi, teatri e vecchie vie colonnate, da lasciare senza fiato.

Nel pomeriggio ci dirigiamo ad Al-Salt, cittadina da poco nominata Patrimonio dell’Unesco. Al Salt è considerata un punto di incontro importantissimo, esemplare, tra culture. E’ un paese dove religioni, etnie e pensieri convivono pacificamente l’uno con l’altro. E’ stato davvero strano dopo giorni in Giordania vedere moschee e chiese a pochi passi di distanza.
10. Amman Cittadella – Castelli deserto

L’ultimo giorno, dopo un tampone a domicilio direttamente nel nostro hotel ci spostiamo verso il deserto orientale per visitare i meno battuti Castelli del Deserto. Sono costruzioni di antiche famiglie che solitamente le sfruttavano per periodi della caccia, intrattenimenti e feste. Tra quelli che siamo riusciti a visitareci sono Qsar Amra, Qsar Kharana, Hammam al-Sarah e Qsar Azarq, il luogo dove Lawrence d’Arabia ha vissuto per un breve periodo.
Il deserto orientale si trova nella zona a confine con Arabia, Siria e Iraq e abbiamo notato moltissime zone militari, campi di addestramento e soldati un po’ ovunque, nonostante questo il posto è molto tranquillo e completamente vuoto. Ricordate di fare il pieno prima di partire, i distributori sono praticamente un miraggio!

Al ritorno ci dirigiamo verso la cittadella di Amman per visitare antiche e affascinati rovine romane. Prima tra tutte il tempio di Hercules accompagnato dal vicino teatro romano. Passeggiamo dedicandoci un romantico tramonto sulla città di Amman. Uno dei posti più carini e tranquilli della città.
11. Partenza dalla Giordania

E’ l’ora di tornare: guidiamo fino all’aeroporto e riconsegniamo la nostra auto ad Europcar. In pochi minuti siamo già ai controlli in attesa del volo di ritorno. La Giordania ci ha riempito il cuore: un viaggio impossibile da dimenticare.
Curiosi di saperne di più? Leggete gli altri articoli sulla Giordania oppure attendete i prossimi!